Ricordo chiaramente mia madre leggere Harmony, in
particolare quel suo muovere impercettibilmente le labbra al ritmo delle
parole, un tenero e silente sussurro per se stessa. Al tempo però ero solo un
bambino, quindi di certo non è allora che tutto è cominciato.
Ricordo anche mia sorella, che leggeva e
collezionava libri in quantità industriale, ma non è nemmeno quello il momento,
anzi, mi chiedevo cosa ci trovasse di tanto interessante tra tutte quelle
pagine.
Poi ci fu la professoressa Giovanna Capone, primo
anno di superiori, che con i suoi modi tremendamente efficaci obbligò la classe
a leggere un libro; Nessuna imposizione fu mai così piacevole. Scelsi a caso
dalla fornitissima libreria di mia sorella; Sulla strada, di Jack Kerouac. Da
quel momento nulla fu più lo stesso, ma nonostante l’importanza dell’evento non
posso dire che tutto sia cominciato lì.
Giugno 2001, pochi giorni prima del mio
diciottesimo, tre anni e tanti libri dopo quel primo Jack Kerouac. In questo
lasso di tempo qualcosa è cambiato, non mi bastava più solo leggere, volevo
creare, e la mia immaginazione ha partorito storie, personaggi, interi
universi, in sostanza la mia fantasia si è plasmata, ha spiegato ali di ago e
inchiostro per finire tatuata sulla mia spalla sotto forma di unicorno alato,
mio personale totem della fantasia. È stato quello il giorno in cui ho scoperto
il mio nuovo mondo, ho posato per la prima volta le mani sulla tastiera
tramutando idee in parole e parole in romanzo.
Una sensazione unica, indescrivibile.
Da quel giorno ad oggi tante parole sono passate
sotto le mie dita, ho scritto quattro romanzi (in verità sarebbero cinque ma il
primo è stato più che altro un esperimento e credo che rimarrà per sempre un
qualcosa di strettamente personale) ho conosciuto la gioia della pubblicazione
e il futuro è tutto da scoprire.
Naturalmente sono immensamente soddisfatto di essere
riuscito a vedere la mia opera stampata, esposta in libreria e letta da tante
persone, ma sarebbe troppo banale dire che questo mi basta. Ormai sono in ballo
e voglio godermi ogni nota, con la curiosità di vedere fin dove posso arrivare
e la determinazione per far sì che sia il più lontano possibile.
Questo spazio nasce proprio per non porre limiti,
un’alternativa agli ormai famosi like e cinguettii social, e per dare ampio
respiro a questa mia avventura.
Chiudo questo primo post
con una richiesta; Desidero fortemente che le mie storie raggiungano più
persone possibili, quindi se avete tra le mani i miei libri, dopo averli letti
prestateli, consigliateli, parlatene, condividete, mi aiuterete concretamente a
raggiungere l’obiettivo. Grazie e buona lettura a tutti.