Una vittoria inaspettata

Due mesi dopo l'uscita de Il piano Tiberio, mentre cercavo di orientarmi nella complicata realtà del panorama editoriale italiano, e alle prese con l'organizzazione della presentazione del romanzo, il mio editore mi segnala una serie di concorsi letterari ai quali poter partecipare. Spinto come sempre dalla voglia di mettermi in gioco scelsi di iscrivermi al concorso "Ispirare la fantasia" organizzato dal web journal "Il piacere di scrivere".
Dopo altri due mesi, una mattina squilla il cellulare, all'altro capo del virtuale filo telefonico c'era la Presidente di Giuria Annarita Faggioni: "Le comunico che Il piano Tiberio è tra i dieci finalisti del concorso."
Ora non ricordo alla perfezione cosa balbettai come risposta, mi sembra che Annarita dovette ripetermi due volte la frase tanto era forte la mia incredulità. Ad ogni modo la finale si sarebbe svolta a Taranto pochi giorni più tardi, venerdì 16 ottobre per la precisione, presso la sala convegni del Park Hotel Mar Grande.
Da quella telefonata in poi, per citare un famoso film: paura e delirio. Attimi di contentezza sfrenata per essere riuscito ad arrivare in finale al mio primo concorso letterario, e pochi istanti dopo la mia spietata indole gravitazionale, cioè capace di riportarmi con i piedi per terra in meno di un minuto, spegneva le luci della festa obbligandomi a non crearmi troppe aspettative. Ricordo che l'emisfero super 8 del mio cervello girò centinaia di ipotetiche versioni della finale, in ognuna delle quali enunciavo un discorso diverso e vestivo sempre qualcosa di nuovo.
Sulle ali dell'entusiasmo ecco finalmente il gran giorno, all'ultimo minuto un contrattempo rischia addirittura di mandare all'aria la mia partecipazione, ma per fortuna alla fine tutto si risolve. Macchina, autostrada, ed ecco Taranto. L'arrivo non è dei più incoraggianti, un violento nubifragio mette la città in ginocchio, corrente elettrica saltata in quasi tutte le strade, sala convegni allagata e addirittura intera premiazione a rischio (in quanti di voi adesso staranno pensando che come sempre per una cosa bella che capita ne succedono almeno due brutte? Tranquilli l'ho pensato anche io, ma andiamo avanti con il racconto). Alla fine dopo alcuni minuti di apprensione, grazie all'encomiabile determinazione dello staff, tra mille difficoltà l'evento ha inizio.
In un suo pezzo Tiziano Ferro canta: "e forse non sarà come credevi, perché sarà anche meglio di ciò che speravi". Non esistono parole più adatte per spiegare ciò che è accaduto in quell'uggioso pomeriggio tarantino. Vittoria. Il piano Tiberio si aggiudica la prima edizione del premio letterario nazionale "Ispirare la fantasia". Ricordo ancora perfettamente le immagini, gli odori e i suoni di quella giornata, in una sala illuminata dalla luce unica di un cielo finalmente aperto nei colori pastello dalla quiete dopo la tempesta, inebriata da quell'inconfondibile odore di salmastro misto a sabbia bagnata che entrava dalle grandi finestre aperte sul mare, la Presidente di Giuria ha snocciolato la classifica partendo dall'ultimo posto, e ad ogni chiamata il mio cuore sussultava e si riempiva sempre più di speranza, fino ad esplodere alla lettura del secondo classificato. A quel punto non c'erano più dubbi, restavo solo io con il mio romanzo. La voce di Annarita Faggioni consacrava la mia vittoria, il resto dei presenti applaudiva Il piano Tiberio e io ritiravo l'attestato.
Tra i tanti discorsi preparati scelsi quello in cui ringrazio mia moglie e mia figlia per il clima sereno che mi regalano ogni giorno, nel quale poter usare al meglio il mio tempo libero per scrivere.
Il resto sono sensazioni ed emozioni che conserverò per sempre nel mio personale album dei ricordi.
Nel concreto invece al concorso seguirà un'antologia, il cui ricavato sarà donato in beneficenza all'associazione Mister Sorriso di Taranto.
Grazie di cuore al Presidente di Giuria Annarita Faggioni (Il piacere di scrivere), e agli altri giurati, Giuseppe Monea (Il momento di scrivere) e Fabio Mosti (Il lettore di fantasia).
È stata una vittoria inaspettata e per questo ancora più bella, il pensiero che delle persone sconosciute e geograficamente distanti abbiano letto il mio libro e deciso che più di altri fosse meritevole di riceve un premio mi ha riempito d'orgoglio. È stata una vittoria che mi ha dato grande fiducia per il futuro rafforzando la mia autostima.

Link ufficiale della manifestazione 

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